Dal prossimo gennaio 2011 sarà possibile effettuare una scelta in relazione alla tassazione dei redditi prodotti dalla riscossione degli affitti.
Anziche’ dichiarare a tassazione ordinaria in denuncia dei redditi l’85% dell’affitto riscosso e pagarci sopra le imposte in base all’aliquota percentuale a cui siamo giunti con la sommatoria degli altri redditi che, come sappiamo non è inferiore al 23%, potremo scegliere di assolvere al pagamento delle imposte attraverso un solo 20% di imposta calcolata sull’intero canone detta “cedolare secca�.
Questa una delle novità introdotte dal c.d. Federalismo Fiscale e che riguarda i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo (libero o concordato) stipulati da privati.
Torneremo sull’argomento ma intanto forniamo le prime indicazioni, tanto per non rimanere ignoranti sulla normativa che cambierà …tanto per cambiare.
L’imposta del 20% sarà sostitutiva delle imposte IRPEF, delle addizionali regionali e comunali, dell’imposta di registro e di quella di bollo sul contratto di locazione che sarà oggetto di registrazione (anche per contratti di durata inferiore ai 30 gg), prescindendo dagli altri redditi personali e rimanendo fermo il pagamento dell’ICI. Il canone denunciato non potrà essere inferiore al 10% del valore catastale dell’immobile per evitare scomodi controlli.
Tale nuova modalità è in attesa di un provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate che meglio definirà le disposizioni attuative.
E’ chiaro che il contribuente deve farsi due conti e valutare se, avendo solamente da dichiarare un reddito da fabbricati, pagherebbe di meno usufruendo della possibilità di dedurre o detrarre oneri deducibili e detraibili eventualmente posseduti.
Sarà mia cura aggiornarvi quando saremo in possesso del nuovo provvedimento.
Rossella Quintavalle
Consulente del Lavoro in Roma
www.rossellaquintavalle.it
Anziche’ dichiarare a tassazione ordinaria in denuncia dei redditi l’85% dell’affitto riscosso e pagarci sopra le imposte in base all’aliquota percentuale a cui siamo giunti con la sommatoria degli altri redditi che, come sappiamo non è inferiore al 23%, potremo scegliere di assolvere al pagamento delle imposte attraverso un solo 20% di imposta calcolata sull’intero canone detta “cedolare secca�.
Questa una delle novità introdotte dal c.d. Federalismo Fiscale e che riguarda i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo (libero o concordato) stipulati da privati.
Torneremo sull’argomento ma intanto forniamo le prime indicazioni, tanto per non rimanere ignoranti sulla normativa che cambierà …tanto per cambiare.
L’imposta del 20% sarà sostitutiva delle imposte IRPEF, delle addizionali regionali e comunali, dell’imposta di registro e di quella di bollo sul contratto di locazione che sarà oggetto di registrazione (anche per contratti di durata inferiore ai 30 gg), prescindendo dagli altri redditi personali e rimanendo fermo il pagamento dell’ICI. Il canone denunciato non potrà essere inferiore al 10% del valore catastale dell’immobile per evitare scomodi controlli.
Tale nuova modalità è in attesa di un provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate che meglio definirà le disposizioni attuative.
E’ chiaro che il contribuente deve farsi due conti e valutare se, avendo solamente da dichiarare un reddito da fabbricati, pagherebbe di meno usufruendo della possibilità di dedurre o detrarre oneri deducibili e detraibili eventualmente posseduti.
Sarà mia cura aggiornarvi quando saremo in possesso del nuovo provvedimento.
Rossella Quintavalle
Consulente del Lavoro in Roma
www.rossellaquintavalle.it