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Le News Tamburelli-Quintavalle

Le ferie della Collaboratrice domestica


 
E’ arrivato il momento di pensare non solo alle nostre, ma anche alle ferie della Colf
I giorni spettanti sono 26 l’anno intesi come giorni lavorativi dal lunedì al sabato senza calcolare le festività infrasettimanali. I 26 giorni andranno riproporzionati a dodicesimi se la colf lavora da meno di un anno.
2,16 gg. per ogni mese lavorato contando come mese intero quello che sia pari o superiore a 15 giorni.
La retribuzione sarà calcolata in base all’ordinario stipendio mensile. Unica variante è prevista per le colf conviventi al cui stipendio feriale andrà aggiunto il valore della retribuzione in natura del vitto e dell’alloggio:
Indennità
(valori giornalieri)                             Totale indennità vitto e alloggio
Pranzo e/o colazione Cena Alloggio 
1,709                     1,709 1,478        4,896
L’importo dello stipendio mensile deve essere quindi aumentato di euro 146.88.
Non vi e’ differenza tra la colf retribuita a mese intero e la colf pagata a ore.
Per calcolare quale sia il valore per un mese di ferie basterà considerare le ore lavorate in una settimana, moltiplicarle per le  52 settimane di cui è composto un anno, dividere il prodotto per dodici mesi e, sulla media delle ore mensili così calcolata, si otterrà l’importo da corrispondere alla lavoratrice. Esempio:
Per una colf che lavora  9 ore a settimana a Euro 7 l’ora, il calcolo sarà:
9 ore x 52 settimane = 468 ore : 12 mesi = media di 39 ore mensili; 39 ore x 7 euro = euro 273 (paga media mensile). Tale cifra verrà erogata per intero se la colf lavora da più di un anno o  ridotta a tanti dodicesimi quanti sono i mesi di lavoro effettuati nell’anno.
Le ferie vanno fruite per almeno due settimane entro l’anno di maturazione e per le altre due successive, entro i successivi 18 mesi. Una regola particolare è prevista per i lavoratori  extracomunitari per i quali è ammesso il cumulo di due anni di maturazione di ferie per usufruire di due mesi continuativi di permesso per  tornare al proprio paese di origine.
Il periodo di ferie, come si sa, andrà deciso dal datore di lavoro ma sempre tenendo conto anche delle esigenze della lavoratrice.
Può inoltre capitare che la collaboratrice domestica a tempo pieno, per esigenze familiari del proprio datore di lavoro, debba seguire la famiglia  nel posto di villeggiatura.
In questo caso, così come previsto all’articolo 31 del contratto collettivo nazionale sulla disciplina del lavoro domestico, la lavoratrice usufruirà ugualmente dei suoi permessi settimanali  e riceverà una maggiorazione della retribuzione del 20% a titolo di  disagio per la “trasfertaâ€?.
Si ricorda ancora una volta che la lavoratrice domestica straniera che non ha ancora ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno, potrà recarsi ai valichi di frontiera munita della ricevuta della raccomandata inviata tramite le poste, il passaporto e copia del vecchio permesso di soggiorno scaduto.
Relativamente al bollettino di versamento contributivo si ricorda che andrà compilato come se la colf avesse regolarmente lavorato. 
Rossella Quintavalle
C.d.L. in Roma 
 
 
 
 
 
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