Nella nuova legge di stabilità 2018 di prossima pubblicazione in G.U. sta per essere introdotto un nuovo incentivo occupazionale che in caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 2018, prevede uno sgravio dei contributi Inps a carico dei datori di lavoro del il 50%, entro il limite annuo di 3.000 euro,per trentasei mesi.
Si tratta tuttavia di un'agevolazione rivolta a una platea di soggetti assai circoscritta, che implica il possesso di requisiti molto particolari da accertare con attenzione.
I datori di lavoro ammessi all’esonero
Potranno godere di questo incentivo, di carattere strutturale, i datori di lavoro privati che non abbiano effettuato, nei sei mesi precedenti all’assunzione incentivata e nell'ambito della stessa unità produttiva del lavoratore beneficiario, licenziamenti collettivi o individuali per giustificato motivo oggettivo.
Requisiti dei lavoratori
Gli assunti dovranno avere un’età anagrafica - al momento dell’assunzione - inferiore a 30 anni. Per le sole assunzioni effettuate nel 2018, lo sgravio sarà concesso anche per soggetti di età inferiore a 35 anni (massimo 34 anni e 364 giorni al momento dell’assunzione), ampliando così la platea dei potenziali beneficiari.
L’assenza di precedenti contratti a tempo indeterminato
Per potere godere dell'esonero contributivo, non sarà sufficiente il requisito anagrafico: l'assunzione dovrà essere a tempo indeterminato e il lavoratore da assumere non deve mai essere stato assunto in precedenza (da qualsiasi datore di lavoro, ivi inclusa la pubblica amministrazione) con contratto a tempo indeterminato.
E’ ammesso al beneficio un lavoratore che abbia avuto un precedente contratto di apprendistato, a condizione che lo stesso non sia stato confermato al termine del periodo formativo e a condizione che l'azienda che lo assume sia diversa da quella che non ha confermato l'apprendista.
Per chi invece ha in corso contratti di apprendistato, è prevista un’agevolazione aggiuntiva in caso di conferma, a patto che al momento della trasformazione ricorrano tutti i requisiti previsti.
In riferimento alla tracciabilità dei pregressi rapporti di lavoro, si porrà il problema della certificazione da richiedere agli stessi lavoratori in relazione all’assenza di rapporti a tempo indeterminato precedenti. Gli Enti non sono attualmente in grado di fornire uno storico completo dei precedenti rapporti di lavoro di un soggetto, il rischio recupero di agevolazioni fruite in caso di dichiarazioni errate da parte dei lavoratori è quindi assai elevato.
Nessun beneficio in presenza di pregressi licenziamenti
Nei sei mesi successivi all’assunzione agevolata, il datore di lavoro non potrà licenziareper giustificato motivo oggettivo il dipendente; qualora proceda in tal senso le agevolazioni fruite saranno recuperate.
Lo stesso recupero scatterà nel caso in cui il datore di lavoro proceda a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo di altri lavoratori aventi la medesima qualifica del lavoratore agevolato, nella stessa unità produttiva .
La portabilità dell’incentivo
L’incentivo ‘seguirà’ il lavoratore incentivato per i trentasei mesi previsti dalla norma.
Qualora il rapporto agevolato dovesse terminare prima dei 36 mesi, un nuovo datore di lavoro che ne abbia i requisiti potrà usufruire dei restanti mesi agevolati.
Occorrerà accertarsi, in questo caso, se un soggetto sia "portatore di agevolazione" e quanti mesi di agevolazione siano ancora fruibili.
Contratti incentivabili
Contratti a termine
L’incentivo potrà essere fruito anche nel caso di conversione di un precedente contratto a termine in tempo indeterminato, a due condizioni:
- che questa si collochi successivamente alla data di entrata in vigore della legge di stabilità 2018;
- che alla data della suddetta conversione il lavoratore abbia l’età anagrafica richiesta (per il 2018 meno di 35 anni, dal 2019 meno di 30 anni di età).
Apprendistato
Chi manterrà in servizio apprendisti alla fine del periodo formativo, avrà diritto, al termine dell'ulteriore anno di agevolazione (dopo i primi tre di formazione), anche a un ulteriore anno agevolato ai sensi della presente norma godendo pertanto di cinque anni di agevolazioni complessivamente. E' però necessario che al momento della conversione ricorrano i requisiti anagrafici del lavoratore.
Rossella Quintavalle - Consulente del Lavoro in Roma
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